consumi anomali

Cosa fare come utente in caso di consumi anomali?

L’obbligo di avviso in caso di consumi anomali: cosa dicono i Tribunali?

Se sei un utente di servizi idrici, probabilmente ti sarà capitato di ricevere una fattura con consumi insoliti o molto più alti del solito. Ma cosa succede se il fornitore non ti avvisa tempestivamente di questi consumi anomali? La recente sentenza del Tribunale di Cagliari, n. 376 del 2025 chiarisce alcuni aspetti fondamentali di questa situazione, ribadendo l’importanza dell’obbligo di tempestiva comunicazione da parte del fornitore del verificarsi di consumi anomali.

Cosa è successo nel caso?

Nel caso esaminato, un condominio aveva subito un aumento rilevante dei consumo di acqua, a causa di una perdita occulta nell’impianto.
Tuttavia, la società fornitrice non aveva segnalato tempestivamente questa anomalia, limitandosi a inviare una fattura molto tempo dopo, senza avvisare dell’irregolarità.
L’utente ha quindi chiesto una procedura di sgravio per tener conto dei consumi involontari.
La Società fornitrice ha preferito invece procedere in giudizio per chiedere il pagamento dei consumi, ma il Tribunale sardo ha confermato che vi era stata da parte del fornitore la violazione di una specifica diligenza, concernente il rilevamento e l’immediata segnalazione di consumi anomali, per consentire all’utente di provvedere alla ricerca e alla riparazione del guasto. Conseguentemente ha ridotto il credito della società fornitrice.

Cosa ha deciso in un caso simile la Cassazione?

In un caso del tutto simile, la Corte di Cassazione, con ordinanza 24904 del 15.9.2021, ha confermato che il fornitore di acqua ha l’obbligo di segnalare prontamente all’utente eventuali consumi anomali, in modo che quest’ultimo possa intervenire tempestivamente per evitare danni maggiori.

La sentenza ha sottolineato che l’invio di una semplice fattura, anche se successiva alla rilevazione dell’anomalia, non è sufficiente a rispettare questo obbligo, specialmente se avviene con notevole ritardo e senza una comunicazione chiara e tempestiva.

In altre parole, il fornitore deve adottare modalità di comunicazione che permettano all’utente di conoscere subito l’eventuale problema, così da poter verificare e intervenire prontamente. La mancata segnalazione può comportare il risarcimento dei danni all’utente, come stabilito nel caso in esame.

Perché è importante questa sentenza?

Questa decisione rafforza il principio che i fornitori di servizi essenziali, come l’acqua, devono agire con correttezza e buona fede, rispettando gli obblighi di informazione nei confronti dei clienti.

È un richiamo a tutte le aziende del settore a essere più trasparenti e tempestive nelle comunicazioni, soprattutto quando si tratta di consumi che potrebbero nascondere perdite o altri problemi tecnici.

La decisione è conforme anche alla giurisprudenza di merito che in tutta Italia si è interessata a casi simili: qui merita ricordare la sentenza del 15.5.2017 del Tribunale di Brindisi, la sentenza del 26.5.2016 del Tribunale di Cagliari e quella del 22.2.2023, n. 65, della Corte di Appello di Cagliari, sempre in materia di consumi idrici, nonché la risalente ma nel medesimo solco interpretativo sentenza n. 505 del 6.6.2006 del Tribunale di Brindisi in materia di consumi telefonici (oggi meno attuali per l’uso di abbonamenti “flat”).

Si deve segnalare anche l’intervento dell’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), la quale ha approvato una REGOLAZIONE DEL SERVIZIO DI MISURA NELL’AMBITO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO A LIVELLO NAZIONALE (TIMSII), quale Allegato A alla deliberazione 5 maggio 2016, 218/2016/R/IDR, integrato e modificato dalla deliberazione 21 dicembre 2021, 09/2021/R/IDR, ove all’art. 19 sono previste specifiche direttive in ordine alla gestione delle perdite occulte.

Cosa significa per te come utente?

Se ti trovi in una situazione in cui ricevi fatture con consumi molto più alti del normale, ricorda che il fornitore ha l’obbligo di avvisarti tempestivamente. Se non lo ha fatto, hai diritto a chiedere un risarcimento o a contestare la fattura, soprattutto se puoi dimostrare che non sei stato informato in modo adeguato.

In conclusione

Le sentenze sopra richiamate ribadiscono che la trasparenza e la comunicazione tempestiva sono fondamentali nei rapporti tra fornitori e utenti di servizi pubblici. Se ti trovi in una situazione di consumi anomali, verifica che il fornitore abbia rispettato il suo obbligo di avviso: in caso contrario, potresti avere delle ragioni per tutelare i tuoi diritti. Approfitta del nostro colloquio orientativo gratuito.

Avv. Giorgio Falini

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